E’ un arte sviluppata circa nella metà del XII secolo sino al tutto il XIV secolo soprattutto nell’ Europa centro-settentrionale specialmente in Francia.

Benedetto Antelami è allo stesso tempo l’erede della grande scultura Romanica e primo scultore gotico in Italia nato attorno al 1150 e morto nel 1230 circa.

La sua prima opera fu la deposizione del duomo di Parma risalente al 117. Ciò che immediatamente colpisce è la presenza di particolari scultorei e decorativi che rinviano direttamente al mondo classico e non quello tardo-antico ed è una delle sue opere più importanti. Il soggetto è la deposizione di cristo della croce, l’esposizione è estesa più in larghezza che in altezza. Il sole splende sulla vergine, sugli apostoli e sulle pie di donne, sulla croce non è presente la scrittura INRI.

 

Portale dei Mesi

Agli anni della piena maturità artistica gotica, circa 1210-1215 risalgono le sculture del portale dei Mesi presenti nella cattedrale di Parma.

Nell’ allegoria del mese di novembre, l agricoltore che sta cavando delle rape dal terreno è raffigurato quasi di profilo, ma non rigidamente.

Le gambe sono divaricate e quella destra, in particolare è un po’ ruotata verso l’interno, per ottenere un maggiore equilibrio tramite i piedi convergenti, la corta tunica è un po’ stretta in vita mentre dalla vita in giù le pieghe sono conseguenze del movimento

 

 

 

 

 

 

 

L’ architettura Gotica

Contrariamente a quella Romana, l ‘ architettura Gotica non è massiccia, ma estremamente agile e leggera.

 Uno dei caratteri che ci permette di riconoscere una chiesa Gotica è il suo verticalismo.

Le chiese Gotiche erano solitamente a tre navate precedute da un portico e dotate di un profondo e corto transetto. Nella parte terminale, infine presentano un lungo coro, in genere circondato da uno o più deambulatori che danno anche l’accesso alle cappelle disposte in senso radiale attorno all’ abside. Le innovazioni tecniche del gotico sono

L’arco a sesto acuto (che sostituisce quello a tutto sesto)
La volta a ogiva costolata (che sostituisce la semplice volta a crociera)
Il pinnacolo (che è elemento estetico e allo stesso tempo contribuisce alla statica degli edifici)
L’ esigo spessore delle mura, che, inoltre per ampi tratti, sono sostituite da grandi vetrate colorate.

 

L’ arco viene detto a sesto acuto o a ogiva quando la curva dell’intradosso è composta da due archi di cerchio che si intersecano in modo da formare un vertice alla sommità. Tale arco è più resistente di quello a tutto sesto ed esercita un’azione spingente inferiore.

La volta a ogiva costolata è una particolare volta a crociera i costoloni a vista costituiscono gli archi perimetrali e quelli diagonali di una campata e possono assumere profili differenti, sono costituiti da blocchi di pietra i quali venivano prima montati a terra per poi essere fissati.

L’ arco rampante è elemento esterno all’ edificio e ha la funzione di assorbire le spinte oblique trasmesse dalle volte delle navate, in specie di quella centrale, scaricando su un contrafforte verticale che le assorbe.

Il pinnacolo contribuisce alla statica dell’edificio perché, aggiungendo peso, raddrizza la spinta obliqua che proviene dagli archi rampanti rispettivamente ai piloni e ai contrafforti sui quali solitamente è posto. Esso realizzato in pietra, è a volte sormontato anche da una o più statue e si compone di un elemento piramidale svettante, arricchito da sculture e membrature architettoniche.

Dobbiamo tenere conto che spesso le innovazioni provocano anche delle sconfitte. Furono numerose, infatti, le cattedrali che ebbero problemi statici e molte crollarono durante la costruzione, ma solo dai fallimenti fu possibile capire gli errori e porvi rimedio, un esempio è quello della cattedrale francese di Beauvais, iniziata nel 1225, la cui altezza supera i 50 metri e che era dotata di una guglia all’ incrocio del transetto di 153 metri d’ altezza. Più volte crollata (1284; 1573) e mai finita (gli ultimi lavori risalgono al 1600 circa), a causa dei problemi statici che continuamente poneva, non ne furono costruiti che l ‘ immenso coro a sette cappelle radiali, traforato da grandissime finestre, e un corto e alto transetto a tre navate.

 

Il disegno tecnico d’ architettura e Villard de Honnecourt Disegnare per capire e trasmettere informazioni

Il disegno è il modo in cui si esprime un architetto. Spesso i disegni venivano tracciati a grandezza naturale sulle pareti delle cattedrali in costruzione o venivano incisi sulle pietre dei muri e dei pavimenti degli stessi edifici. In seguiti i modelli disegnati dagli architetti venivano inseriti all’ interno di album i quali venivano poi trasmessi ai successivo.

Il più famoso e il taccuino dell’architetto francese Villard de Honnecourt vissuto nel XIII secolo e grande viaggatore. Nel suo taccuino, infatti, sono raccolti disegni riferiti a numerose fabbriche francesi.

Generalmente gli architetti gotici disegnavano delle proiezioni ortogonali, un metodo non del tutto intuitivo e spesso complesso.

 

Il Carnet di Villard de Honnecourt: il quaderno tascabile di appunti di un architetto

Il carnet, cioè un taccuino, un quaderno tascabile, di rapida consultazione, si conserva alla Bibliothèque Nationale di Parigi.

Attualmente esso presenta 33 fogli (originalmente erano 41). Disegnati sul recto (parte anteriore) e sul verso (parte posteriore)

 

Foglio 1, verso

Il libro si apre con un saluto dell’architetto che precede un disegno con i dodici apostoli seduti, disposti su tre file e con tre alte figure nella prima fila in alto a destra, in seguito si trova un commento dell’architetto che saluta i futuri architetti che utilizzeranno le macchine presenti all’ interno del taccuino dicendogli che devono pregare.

 

Foglio 23, recto

Il foglio ospita quattro disegni tecnici:

Un meccanismo per tagliare con una sega dei pali posti sott’ acqua in modo da costruire un ponte sott’ acqua
Una ruota i cui raggi sono fermati sul mozzo da un bloccaggio quadrato.
Un modo per raddrizzare una parete inclinatasi pericolosamente
Un modo per costruire un solaio servendosi di pezzi di legno corti, cioè non sufficientemente lunghi da attraversare l’intero ambiente da coprire.

 

Cattedrale di Notre-Dame a Parigi

Nel 1160 si cominciò a ricostruire la cattedrale di Notre-Dame, la prima pietra fu posta dal papa Alessandro III, l’edificio si compone di un corpo longitudinale a cinque navate, di un transetto appena sporgente e di un coro concluso da un doppio ambulacro, le cappelle intorno all’ edificio furono poi costruite in epoca seguente, per tanto prima della costruzione di esse l’edificio aveva l’aspetto di un struttura continua senza interruzione.

La navata centrale è alta 35 metri, la facciata di grande equilibrio formale, è tripartita orizzontalmente e risulta ugualmente divisa in tre parti in senso verticale da quattro contrafforti a gradoni.

La fascia mediana invece accoglie un rosone centrale affiancato da due grandi bifore, la porzione inferiore, occupata da tre portali archiacuti e strombati, è limitata superiormente dalla galleria dei Re di Giudea e di Israele.

Nel XII secolo, per evitare problemi statici, il coro fu dotato di archi rampanti che sembrano stirati e danno l’impressione di tanti ciclopici remi per il vascello-cattedrale che, occupando la punta orientale dell’ile-de-la-cité, sembra navigare   

 

Sainte-Chapelle di Notre-Dame di Chartres

Il 10 giugno 1194 la Cattedrale di Notre Dame di Chartres fu distrutta da un violento incendio. Essa conservava un’importante reliquia la Tunica della Vergine.

I lavori iniziarono subito e dettero vita alla più nota delle chiese gotiche di Francia.

L’ edificio è a tre navate con transetto immenso terminante sulle testate con due pareti vetrate, il presbiterio, ampio e profondo introduce al coro, caratterizzato da un doppio ambulacro.

L’interno dimostra un forte verticalismo. La navata centrale è alta 36,50 metri coperte da crociere ogivali, ha le pareti divise orizzontalmente in tre fasce.

I fianchi della cattedrale si caratterizzano per la fitta serie di spessi contrafforti a gradoni e di archi rampanti, in tal modo l’edificio, esprime una grande potenza e un deciso senso di stabilità, dalle nove torri previste dal progetto solo due furono realizzate, precisamente quelle che serrano anteriormente la facciata.

 

Sainte-Chapelle di Parigi

La massima espansione del Gotico rayonnant (architettura dove è presente la consapevolezza delle potenzialità strutturali degli archi acuti, dei contrafforti e degli archi rampanti, e di come si trassmenttono le spinte nei costoloni, archi nervature)

E rappresentata dalla Saint-Chapelle, edificata a Parigi tra il 1214 e il 1246 consacrata poi nel 1248.

La cappella fu considerata come uno scrigno o un prezioso e monumentale reliquario-e tale voleva sembrare e appariva ai visitatori, la cappella si estendeva su due piani, in quello inferiore, avevano acceso i servi e su quello superiore solo il re e la corte.

La cappella inferiore è alta poco meno di 8 metri ed è composta da una navata centrale e da due navatelle laterali voltate a crociere ogivali impostate su tozze e basse colonnine. Quella superiore, alta circa 21 metri, è invece a una sola navata di quattro campate e si conclude con un’abside poligonale. Alla cappella si previene grazie ad un sistema di scale. Le pareti sono composte principalmente da vetri i quali permettono l’ingresso della luce.

 

Basilica di Sant’Andrea a Vercelli

Fu fondate nel 1219 e consacrata nel 1224. Essa è l’unica chiesa gotica in Italia che possa dirsi in stretta relazione con quelle francesi. L’ edificio è a tre navate con transetto, le pareti interne sono semplicemente intonacate. Le colonnine, che in prosecuzione degli archi trasversali e diagonali delle volte ogivali corrono lungo le pareti circondando i pilastri. L’ uso generalizzato dei mattoni sia all’ interno che all’ esterno rappresenta un contatto ancora molto saldo con la tradizione costruttiva romanica, al Romanico fa anche riferimento la facciata in pietra. Essa è stretta fra due torri a pianta quadrata, presenta una doppia serie di loggette cieche e tre portali a tutto sesto dalla forte strombatura

 

Basilica di San Francesco ad Assisi

Costituisce un’elaborazione tutta italiana del Gotico.

Iniziata nel 1228, la basilica venne poi consacrata nel 1253 e conclusa nel1280, è a croce commissa e comprende due ambienti distintivi, disposti su due livelli:

La chiesa inferiore ha un’unica navata di quattro campate, una transetto con i bracci voltati a botte.

La chiesa superiore pur ripetendo gli schemi di quella inferiore, si rileva inondata di luce, è costituita da una ampia aula, destinata prevalentemente alla predicazione, seguita da un transetto e da un abside poligonale. Il suo interno è affrescato da Giotto, e la facciata è ancora legata al Romanico umbro, viene divisa in tre parti, quella superiore è costituito dal timpano, quello mediano, rettangolare, ha come unico elemento decorativo un rosone, mentre quello inferiore accoglie un ampio portale strombato e bipartito, l’edificio fu poi colpito da un sisma nel 26 settembre del 1997, e poi ristrutturato recentemente.

 

Basilica di Santa Maria Novella a Firenze

 Santa Maria Novella era per Firenze il punto di riferimento per un altro importante ordine mendicante, i domenicani.

Fu costruita dal 1279, è a croce commissa, ha sei campate le cui dimensioni diminuiscono avvicinandosi al coro, ha un abside a pianta quadrata affiancata da quattro cappelle simmetriche disposte ai suoi lati

 

Basilica di santa croce a Firenze

La basilica di Santa Croce, nell'omonima piazza a Firenze, è una delle più grandi chiese officiate dai francescani e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia.

La costruzione iniziò nel 1218 e la consacrazione avvenne solo nel 1443.

La basilica è a semplice croce commissa, ed è a tre navate. Sette campate precedono il transetto, l’interno è molto semplice ed austero, Le navate hanno una semplice copertura a capriate lignee e gli alti archi acuti delle campate poggiano su robusti pilastri

Abbazia di Fossanova

È uno degli insediamenti cistercensi più importanti in Italia nel XII, fu iniziata nel 1163 e terminata nel 1208, la chiesa è a tre navate e presenta una croce latina commissa con due cappelle rettangolari

L’organizzazione interna ruota attorno al grande chiostro rettangolare, sul quale si affacciano, fra gli altri ambienti la sala capitolare, il calefactorium e il refettorio dei monaci, il quale non viene coperto con volte a crociera ma con capriate a due falde.

 

Castel del monte

Si trova ad andria ed è la più notevole delle residenze-fortezze imperiali.

L’ imponente edificio è un prisma a pianta ottagonale, munito di torri, anch’esse a sezione ottagonale, a protezione di ogni suo spigolo, alla verticalità gotica, al suo schieramento rigorosamente geometrico e alle sue tecniche costruttive, si legano, in questa architettura pugliese, elementi decisamente classici, per esempio le testine di fauno poste nelle chiavi di volta delle sale del maestoso castello

 

Busto di Federico II

Federico è raffigurato con verosimiglianza, in abiti imperiali: indossa infatti la clàmide (mantello corto che copre le spalle) fermato sulla spalla destra con una fibula.

Il panneggio non è né né sintetico né schematico, ma riprende modelli antichi nella morbidezza delle pieghe e nel loro naturale disporsi, i capelli sono disposti in piccole ciocche a imitazione delle statue virilidi età agustea, il capo è cinto da una corona di alloro.

 

 

La scultura gotica

Sicuramente uno dei scultori gotici più importanti troviamo Nicola Pisano (1120-1278/84, nelle sue opere più importanti troviamo il Pulpito del Battistero di Pisa risalente al 1260, di forma esagonale, esso è sorretto da sei colonne di granito rosso poggianti alternamente sul pavimento o su tre leoni stilofori. Al di sopra dei ricchi capitelli, tra una colonna e l’altra, sono gettati degli archi a tutto sesto tribolati separati da due statue di profeti. Nelle lastre sono raffigurate le seguenti scene: la Natività, l’adorazione dei Magi, la presentazione al Tempio, la Crocifissione e il giudizio universale

Nella adorazione dei Magi la scena è animata da un numero limitatissimo di personaggi dai corpi compatti e decisamente volumetrici. La vergine è seduta su di un trono la cui spalliera ha terminazioni a testa di leone la quale è affiancata da Giuseppe ed un angelo e tiene in braccio il bambino Gesù. Questi inclinato prende un dono dai Magi, questo inginocchiato, gli porge mentre un secondo ed un terzo attendono per poter omaggiare Gesù

Pulpito della cattedrale di Siena

Opera sempre di Nicola depositata tra 1265 e il 1268, il pulpito ha forma ottagonale, le storie raffigurate con sette rilievi sono le stesse del pulpito precedente, vi si aggiunge però la strage degli innocenti, mentre il giudizio universale si duplica e occupa due distinte lastre, collegate alla figura di cristo giudice, la Crocifissione è dominata dalla maestosa figura del Cristo abbandonato alla morte, attorno lui prendono corpo nella pietra la paura degli ebrei che si ritraggono in un angolo, l’oltraggio dell’ uomo che porge la spugna intrisa di aceto, il pianto di San Giovanni, il gesto commovente della Vergine, svenuta.

Pulpito di Sant’ Andrea a Pistoia

 Ha una forma esagonale in cui al suo interno si trovano figure dagli atteggiamenti più diversi, occupano gli spigoli l’esilità delle colonne e gli archi con il loro verticalismo, dimostrano l’accettazione piena da parte di Giovanni delle forme attraverso cui il Gotico si esprime

Pulpito della cattedrale di Pisa

Risale al 1302-1310 è quanto di più grandioso e fastoso si fosse mai fatto fino ad ora, il pulpito con figure accostate alle colonne, un corredo di statue a tutto tondo, mensole a motivi vegetali al posto degli archetti e lastre leggermente curve nel parapetto ottagonale nel quale si trovano raffigurate l’annunciazione, Visitazione e Nascita del Battista, la Natività e l’ annuncio ai pastori, il viaggio, adorazione e sogno dei magi, la presentazione al tempio e fuga Egitto, la strage degli innocenti, il bacio di giuda, passione di c,risto,la crocifissione e il giudizio universale

Madonna col Bambino della Cappella degli Scrovegni

Risale al 1306 circa la vergine di Giovanni è libera da ogni costrizione, il suo profilo marcatamente romano, ci suggerisce che il pisano dovette studiare direttamente la statuaria classica, il gesto affettuoso di un bimbo che appoggia un braccio sulla spalla della madre è del tutto naturale, infine la vergine che appare come una regina raffinata e dai modi eleganti, si collega direttamente al mondo cortese e cavalleresco di quegli anni.

Arnolfo di Cambio

Altro scultore molto importante appartenete all’ arte gotica è Arnolfo, le sue opere più importanti sono:

Carlo I d’Anigo, al sovrano era stato conferito anche il titolo di senatore di Roma e la cui statua sembra interpretare una divinità, il quale è seduto su di un trono, i suoi capelli erano dorati per ricordarne i suoi capelli biondi.

Tomba del Cardinal de Braye purtroppo l’opera fu smontata e non ci è pervenuta integra, in particolare manca la ricca cornice architettonica che aveva anche la funzione di unificare tutte le parti scultoree

Ciborio di Santa Cecilia in Trastevere, fu realizzato nel 1293, è un insieme di architettura e scultura e si colloca nell’ambito di riflessioni che andava compiendo, si presenta come una grande edicola impostata su quattro colonne, gli archi acuti sono aguzzi.

Bonifacio VIII e la Madonna in trono, risale al 1297-1298, presenta la scultura di papa Bonifacio, è imponente nelle dimensioni colossali. Fu il primo papa ad essere ritratto in vita e la propria immagine fu diffusa come un ritratto di stato, invece la madonna è un’opera risalente al 1296, la vergine è seduta e ciò contribuisce a darle monumentalità, un velo le copre la testa, il bambino ricopia la posizione della madre, la quale gli sfiora leggermente la spalla, gli occhi di vetro luccicano sotto il sole donando alla vergine uno sguardo che sembrava quasi divino.